
Si è concluso ieri il terzo appuntamento della 19ª Settimana Veronese della Finanza. A prendere parola in questa terza puntata sono stati i rappresentanti dei principali istituti di finanziamento e banche.
Tra gli ospiti della scorsa serata, Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est Unicredit che, tra i temi affrontati, ha parlato del Triveneto come locomotiva nel contesto macroeconomico anche geopolitico. «Il Veneto e il Nord Est in generale continuano a svolgere questa funzione chiave poiché, nonostante una riduzione nella crescita economica, i tassi di crescita del territorio rimangono costantemente superiori rispetto a quelli del resto d’Italia, garantendo al contempo un accesso al credito» afferma Iannella.
Il Responsabile Area Territoriale Banca d’Impresa Crédit Agricole Italia, Leonardo Valenti commenta che «l’Agricole ha radici antiche sul territorio nazionale italiano» aggiunge che «i dati usciti ieri parlano di oltre un miliardo di utili in termini di attività dell’agricoltura in Italia, oltre seicento milioni per quanto riguarda l’attività bancaria e sei milioni di clienti.» Valenti ricorda inoltre che «l’Agricole in Italia non è solo gruppo bancario ma comprende anche il settore assicurativo, il finanziamento al consumo, il leasing, il factoring e le collaborazioni con il gruppo Stellantis. In altre parole, si tratta di una realtà che abbraccia sia le operazioni bancarie tradizionali che le varie attività del gruppo in Italia».
L’amministratore delegato di Phoenix Capital, Giulio Fezzi, ha parlato di crowdfunding, ovvero una modalità per aiutare le idee d’impresa e dell’importanza dell’innovazione che ha definito come «una modalità per superare situazioni di crisi e quasi anestetizzarle». Sulle banche ha commentato che «sono già da tempo entrate in settori diversi dal credito ordinario, ormai sono dei punti di consulenza e supporto alle imprese».
È intervenuto ai nostri microfoni anche il direttore generale di Bcc Valpollicella Benaco, Alessandro De Zorzi che ha parlato delle criticità del rincaro energetico e del timore degli investimenti. «La situazione attuale sembra rifarsi a esperienze passate. Di solito dimentichiamo i cicli economici, ma essi sono una costante e ciascuno ha le sue caratteristiche distintive. Forse, uno degli aspetti che ci ha sorpreso di più è stata l’accelerazione di questo processo e l’effetto di accumulo.» afferma De Zorzi e aggiunge «credo che quello che posso lanciare, così come come riflessione questa sera, è che anche questo elemento di incremento dei tassi di interesse, di incremento dell’energia e di situazione complessiva andrà a normalizzarsi, come è sempre capitato nella storia recente e anche meno recente».
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